venerdì 26 luglio 2019

RACCONTARSI


Raccontarsi (Scrivere di Sé)



Raccontarsi (Scrivere di Sé)


“Il romanzo autobiografico è quell’opera letteraria che ha le caratteristiche classiche del romanzo le cui vicende sono in vario modo ispirate alla vita del narratore.”

Il mio primo Racconto è autobiografico, racconta una giornata trascorsa a casa mia tra amiche in una lezione di Erboristeria, Cosmetica naturale.
(L'HERBARIA Ed. Kubera.)

HO progettato i miei futuri manoscritti e mi accorgo che vengono tutti da mie esperienze personali, momenti di vita o emozioni vissute durante quotidiani più o meno felici.

  
Vediamo attraverso quali forme si è sviluppata la scrittura autobiografica.


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Il diario intimo (o Journal Intim , o segreto )
 è la forma più consolidata di scrittura autobiografica.
 Questa forma letteraria si misura con la dimensione più frammentaria dell’io, ma, allo stesso tempo, la più profonda e autentica.
Il Diario si scrive tutti i giorni ed è un mezzo per ricordare il passato, il presente e pensare al futuro. Si scrivono le emozioni che si vivono nel momento.
Attenzione! Il Diario poi non viene pubblicato così come scritto , ma viene comunque poi modificato in una manoscritto narrativo.

Tra i diari di vita (e mestiere) più importanti di tutto il Novecento europeo va annoverato “Il mestiere di vivere” dello scrittore piemontese Cesare Pavese:

27 giug. 1945, pp. 317-8 Tentazione dello scrittore

Aver scritto qualcosa che ti lascia come un fucile sparato, ancora scosso e riarso, vuotato di tutto te stesso, dove non solo hai scaricato tutto quello che sai di te stesso, ma quello che sospetti e supponi, e i sussulti, i fantasmi,
l'inconscio - averlo fatto con lunga fatica e tensione, con cautela di giorni e tremori e repentine scoperte e fallimenti e irrigidirsi di tutta la vita su quel punto - accorgersi che tutto questo è come nulla se un segno umano, una parola, una presenza non lo accoglie, lo scalda - e morir di freddo - parlare al deserto - essere solo notte e giorno come un morto».

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Il diario immaginario

 È la forma di un racconto autobiografico,
 scandito dallo scorrere del tempo,
 dalla perpetua meditazione sulle cose che accadono,
i piccoli e i grandi avvenimenti della vita.

Ne “Il libro dell’inquietudine” del poeta portoghese Fernando Pessoa viene ricostruita, attraverso lo scandirsi dei giorni e delle stagioni, la vicenda esistenziale e il mondo interiore di Bernardo Soares, un piccolo contabile di Lisbona, le cui sembianze e le ossessioni sono le stesse dello scrittore



23.6.1932

La vita è un viaggio sperimentale fatto involontariamente. È un viaggio dello spirito attraverso la materia, e poiché è lo spirito che viaggia, è in esso che noi viviamo. Ci sono perciò anime contemplative che hanno vissuto più intensamente, più largamente, più tumultuosamente di altre che hanno vissuto la vita esterna. Conta il risultato. Ciò che abbiamo sentito è ciò che abbiamo vissuto. Si ritorna stanchi da un sogno come da un lavoro reale. Non si è mai vissuto tanto come quando si è pensato molto. Colui che sta in un canto del salone balla con tutti i danzatori. Egli vede tutto e, dato che vede tutto, vive tutto. E poiché tutto, in fin dei conti, è una nostra sensazione, tanto vale il contatto con un corpo come la vista di esso o come il suo ricordo. Io ballo quando vedo ballare. Posso dire, come il poeta inglese che disteso sull’erba guardava da lontano tre mietitori: “C’è un quarto mietitore, e quello sono io”».



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La lettera
rappresenta un espediente narrativo molto diffuso per richiamare l’attenzione del lettore verso forme di scrittura intima,
dove verranno svelati informazioni personali,
avvenimenti e pensieri che possono essere trasmessi soltanto in ragione del rapporto esistente tra il mittente e il destinatario.
Anche in questo caso raramente le lettere vengono pubblicate nella forma originale,ma vengono comunque risistemate in forma narrativa. Le lettere sono un documento molto importante perché ti fanno vedere gli usi e costumi dell’epoca.

Esempi di Romanzi epistolari sono 

Amos Oz “La scatola nera”,
Georges Simenon di “Lettera a mia madre”.
fino alle lettere di espiazione e confessione morale come nel caso di Marguerite Yourcenar in “Alexis”

«Questa lettera, amica mia, sarà lunghissima. Non mi piace troppo scrivere. Ho letto sovente che le parole tradiscono il pensiero, ma mi sembra che le parole scritte lo tradiscano ancor di più. Tu sai ciò che resta di un testo dopo due successive traduzioni. E poi, io non sono abile. Scrivere è una scelta perpetua tra mille espressioni, nessuna delle quali, avulsa dalle altre, mi soddisfa completamente. Eppure dovrei sapere che soltanto la musica permette il concatenarsi degli accordi. Una lettera, anche la più lunga, costringe a semplificare ciò che non avrebbe dovuto essere semplificato: si è sempre cosí poco
chiari quando si tenta di essere completi! Qui vorrei fare uno sforzo non solo di sincerità, ma anche di esattezza; queste pagine conterranno molte cancellature; ne contengono già. Quel che vi domando (la sola cosa che posso ancora domandarvi) è di non saltare nessuna di queste righe che mi saranno costate tanto. Se vivere è difficile, è molto più disagevole spiegare la propria vita».

Marguerite Yourcenar, “Alexis o il trattato della lotta vana”

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 Biografia immaginaria
è una forma di narrazione nella quale i fatti e gli avvenimenti della vita vengono raccontati in modo tale che siano verosimili,
 ma il personaggio del quale si narra la vicenda è del tutto o parzialmente inventato.

Philip Roth fa una operazione del genere nel suo capolavoro
 “Operazione Shylock”
dove lo scrittore compie una originale operazione sul tema
del doppio attraverso la sua stessa vicenda biografica.


In questo libro perversamente ingegnoso (che potrebbe o meno essere un libro di fiction), Philip Roth incontra un uomo che potrebbe o meno essere Philip Roth. Perché qualcuno con quel nome sta girando per Israele, promuovendo un bizzarro esodo alla rovescia degli ebrei. Con una suspense straziante, speculazioni filosofiche sfrenate e un cast di personaggi che include agenti dei servizi segreti israeliani, esuli palestinesi, un criminale di guerra sotto accusa e la seducente fondatrice di un’organizzazione chiamata Antisemiti Anonimi,
“Operazione Shylock” si mantiene sempre in bilico
sul crinale tra realtà e finzione,
 serietà e comicità raffinata,
 storia e incubo.

 Il romanzo ha vinto il PEN/Faulkner Fiction Award per il 1993.
Inoltre è stato scelto da “Time” come il miglior romanzo americano del 1993.

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Documento autobiografico.
 Si tratta di un genere di narrativa di stampo diaristico che,
 per la sua rilevanza storica o sociale, 
riveste un particolare rilievo per la collettività, 
non solo dei lettori.

 “ È davvero meraviglioso che io non abbia lasciato perdere tutti i miei ideali perché sembrano assurdi e impossibili da realizzare. Eppure me li tengo stretti perché, malgrado tutto, credo ancora che la gente sia veramente buona di cuore. Semplicemente non posso fondare le mie speranze sulla confusione, sulla miseria e sulla morte. Vedo il mondo che si trasforma gradualmente in una terra inospitale; sento avvicinarsi il tuono che distruggerà anche noi; posso percepire le sofferenze di milioni di persone; ma, se guardo il cielo lassù, penso che tutto tornerà al suo posto, che anche questa crudeltà avrà fine e che ritorneranno la pace e la tranquillità . “

Anna Frank, “Diario”

Tali documenti autobiografici possono assumere anche altre caratteristiche formali,
come ad esempio il reportage giornalistico, con un dosaggio di elementi di fiction narrativa.
Il caso più recente è quello di Roberto Saviano con “Gomorra”.


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Letture consigliate

Isabel Allende, “Paula”
Cesare Pavese, “Il mestiere di vivere”
Fernando Pessoa, “Il libro dell’inquietudine”
Amos Oz, “Storia d’amore e di tenebra”
Virginia Woolf, “Diario di una scrittrice”
Gabriel Garcia Marquez, “Vivere per raccontarla”
Fëdor Dostoevskij, “Memorie dalla casa dei morti”
Vasco Pratolini, “Cronaca familiare”
Beppe Fenoglio, “Una questione privata”
Louis Ferdinand Celíne, “Viaggio al termine della notte”
Natalia Ginzburg, “Lessico famigliare”
Erri De Luca, “Non ora, non qui”
Amelie Nothomb, “La metafisica dei tubi”
Philip Roth, “Patrimonio”
David Grossmann, “Caduto fuori dal tempo”
Paul Auster, “Diario d’inverno”

Franz Kafka, “Diari” – “Lettera al padre”
Rainer Maria Rilke ,” Lettere ad un giovane poeta”
Mario Vargas Llosa , “ Lettere a un aspirante romanziere”
Amos OZ , ”La scatola nera”
Marguerite Yourcenar,  ”Alexis”
Georges Simenon, ”Lettera a mia madre”


Grazie a Francesco Izzo
Editing professionale
Per avermi permesso di estrapolare dalle sue dispense di seminari letterari e di scrittura

www.ilmestierediscrivere.it



HO SCRITTO UN LIBRO : E ADESSO ?

Ho scritto un LIBRO : e adesso?



Molte volte dopo aver scritto il Libro dei nostri sogni non sappiamo cosa fare.
Io ho pubblicato un libro quest’anno e dai miei studi e dalle mie ricerche condivido alcune informazioni.

1.     Correttore di Bozze
La prima cosa da fare è far correggere il manoscritto da eventuali errori grammaticali ( nello scrivere a volte capitano ) e chiedere il parere se piace o no l’opera.

2.     Editing
L’Editing è un libero professione che fa questo di mestiere. Si occupa dei manoscritti e delle storie contenute.
L’Editing analizza il manoscritto, fa la revisione dettagliata capitolo per capitolo dell’intero manoscritto e da una scheda tecnica con errori e consigli pratici e soprattutto valuta se la storia (qualunque essa sia potrebbe funzionare).

3.     Agenzie Letterarie
Le Agenzie Letterarie sono più articolate e forniscono un servizio più completa, dalla correzione, alla revisione, e alla ricerca di un contratto con una Casa Editrice.
Ti può anche offrire anche un avvocato se il tuo manoscritto (o meglio il suo contenuto) fosse denunciato o per plagio o per diffamazione.
Da non sottovalutare questi due aspetti.


4.     Case Editrici.
Quale scegliere?
 Sfatiamo un mito.
 Il mondo culturale in Italia è tenuto (ed è uno dei migliori in Europa) dalle Piccole e Medie Case Editrici.
Queste con il loro lavoro di divulgazione rendono vivo un mercato culturale letterario.
Il loro lavoro si rivolge a più settori:
Scelta di un autore e sua pubblicazione
Presentazioni del Libro dell’Autore
Marketing
Vendita del Libro:
Tramite il loro catalogo sul loro sito internet che vi invito a visitare,
In librerie (ci sono varie librerie che permettono alle case editrici piccole di poter esporre le loro pubblicazioni superando i canali di distribuzione)
Tramite Distributori
Partecipando a Festival Letterari
Partecipando a Fiere Editoriali

Molti scrittori famosi hanno iniziato con le Case Editrici Piccole e Medie, ed addirittura hanno venduto anche più libri.

Le Grandi Case Editrici ti osservano e ti leggono, quando poi ritengono opportuno ti scelgono.
Attenzione!!! Non credete che una volta entrati in queste grandi Case Editrici lo scrittore potrà mettersi seduto e aspettare che le vendite vengono da sole...anche con loro bisogna lavorare d'immagine.

5. Concorsi Letterari

Partecipando ai concorsi Letterari si ha la possibilità di essere valutati da vari punti di vista e di ricevere un contratto letterario.

OKKIO ALLE CLAUSOLE , specialmente se sono antologie

In tutto questo bisogna stare attenti agli speculatori.
Case Editrici che si fanno pagare
Pseudo Case Editrici
Da chi si alza la mattina e inventa il mestiere.
Come fare per ovviare a tutto questo?
 Difficile perché i furbi sono ovunque.
Una strategia è mettere nero su bianco (possibilmente fate leggere il contratto ad un legale che vi spiega bene le clausole)
Chiedere sempre le fatture qualunque cosa vi fanno pagare e controllare bene la dicitura della fattura stessa
Richiedere un piano marketing e vendita nel dettaglio.
Se non rispondono allora ….vien da sé che non c’è serietà, ma solo speculazione.

Attenzione soprattutto alle presentazioni libro ed al prezzo che chiedono.
Statisticamente alle presentazioni si vendono una media di 50 pezzi
Se un  libro è venduto a 5 euro, fate bene i conti di quanto viene speso per organizzare  altrimenti invece di guadagnarci si va in perdita.


Grazie 

giovedì 18 luglio 2019


INTERVISTA AD UN LIBRAIO : PIETRO FREGGIO 
Libreria La Fenice
Solo in un mese

Ho pubblicato un libro e sono molto curiosa di vedere come funziona la commercializzazione di questo, anche per creare una buona strategia di marketing per vendere e fidelizzare il lettore.
Per far questo, ho provato a vedere il percorso che fa un libro dal momento che esce dalla tipografia della casa editrice e finisce nelle librerie.
Per scoprire queste informazioni sono stata aiutata da Pietro Freggio, amico virtuale di Facebook  ,proprietario della Libreria La Fenice con il quale ho fatto una piacevole chiacchierata / intervista telefonica dalla quale confesso sono uscita un pò amareggiata nel conoscere nel dettaglio  un mondo così particolare e molto molto commerciale.

Quando si parla di Libri e Scrittura si pensa sempre ai grandi scrittori del passato che hanno scritto grandi opere, hanno scritto varie opere  e quindi si è abituati a ragionare in termini di autore e libro.

Ma cosa succede nel mondo d’oggi?

-         Ogni anno o addirittura ogni mese vengono pubblicati migliaia di libri .
-         Nascono autori, nascono piccole case editrici, chi si autopubblica  …un settore sempre in piena evoluzione.
-         Si inventano di continuo concorsi letterari dalle clausole poco chiare e gli agenti letterari mettono su veri e propri business.
-         Poi l’ultima moda del momento è andare alla ricerca di chi ha tanti follower e invitarlo a scrivere per avere pubblico, lettori e compratori.
-          
-         A questo punto ci viene spontaneo chiederci: chi ci rimette in tutto questo ?

Il Lettore sicuramente, che si ritrova a dover scegliere tra un infinità di libri “ ciufeca” che non gli  fanno provare nessuna emozione .
 Il libro una volta scritto diventa di proprietà del lettore che lo fa suo,
 lo interpreta,
lo ama,
 lo odia.
L’Autore che si illude di poter diventare uno scrittore e di vivere di questo ,
ad esempio sapete che gli scritti che fanno parte di antologie non prendono la percentuale? Quando si partecipa ai concorsi letterari ad esempio attenti a leggere bene le clausole, altrimenti si rischia di scrivere gratuitamente e di pagare anche una quota per partecipare (il danno oltre la beffa).

-        -  Pietro, ti faccio una domanda tecnica , dalla tipografia allo scaffale di una libreria qual è il percorso che fà un libro?

-        -  A me personalmente ogni mese un distributore (vedi ad esempio il più grosso Messagero distribuzione) mi manda una lista di 300 libri tra i quali io devo scegliere.

-         E la scelta,Pietro, su che base viene fatta?
-         I libri di personaggi pubblici e scrittori famosi vengono scelti a prescindere, Elena, perché con loro le vendite sono assicurate.
Poi si sceglie in funzione della tipologia della libreria,
 i gusti dei clienti che dopo anni essendo fidelizzati li conosci,
ed infine in base ai miei gusti,
le proprie sensazioni,
ad una particolare copertina,
al titolo.

-         Ma Pietro, non si sceglie in funzione del Libro? Della Storia, del contenuto?
  Elena te li leggi tu 300 libri in un giorno? Certo c’è la sinossi …ma sono tanti!
Non c’è un vero standard su come scegliere un libro o un altro in questa epoca , anzi ultimamente  uno dei criteri primari ripeto è essere un personaggio pubblico o uno scrittore già affermato con i suoi follower.
 - Grazie per tutte queste informazioni , certo Pietro per uno scrittore esordiente questo non è un bel quadro.

 La vendita online quanto incide nelle vendite e la popolarità?
-L’era degli ebook si è fermata , anzi sta perdendo punti percentuali.
Quindi le case editrici e gli autori esordienti non gli conviene puntare su queste tipologie di vendita.Le vendite online hanno il vantaggio del prezzo .Noi Librai siamo in attesa dell’approvazione di una legge che vieterà ad Amazon e ad altri come lui di abbassare troppo i  prezzi e fare concorrenza al ribasso) ma questo è solo per i venditori
Per gli scrittori conta poco.

-         Una volta scelto il libro da mettere sullo scaffale che succede?
Quanto tempo rimane? Il posto, il luogo?
 -Un libro dura Un mese,Elena.
Un MESE? Solo un Mese Pietro?
-         Si abbiamo poco spazio e se il libro entro i primi 10 giorni non ha iniziato a vendere ,vuol dire che non venderà piu’.
Quindi pensa che lavoro ogni mese scegliere e cambiare tra i 300 titoli nuovi ogni volta.
-Ma così è un caos, si perde il lato romantico della scrittura ,della cultura.
-Elena, il commerciale non è romantico.

Secondo te Pietro gli scrittori non possono fare qualcosa con voi librerie, cosi da incentivare oltre il proprio libro anche il mondo della lettura e della lettura?
 -Sicuramente se ne può parlare e si possono analizzare insieme le varie proposte. 
Le presentazioni libro già si fanno,
le firma copie,
forse dovrebbero inventarsi come promoter ( sai quelli che stanno al supermercato)
-         Si le conosco, l’ho fatto per 12 anni . Si! in effetti con la promoter si vende di più, non so con i libri se potrebbe funzionare. Certo avere un autore e parlare direttamente con lui ha i suoi vantaggi
-         .-  Lo scrittore può inventarsi qualunque strategia per vendere i suoi libri o farsi conoscere come personaggio, noi librai poi siamo contenti perché si vende.
 - Grazie per questo confronto.
Proverò a capire meglio la situazione di questo mondo e dare un contributo affinchè  migliori.
 Grazie a Te.








domenica 30 giugno 2019

Il Salotto Letterario

«...il luogo dove le persone amano trovarsi per conversare piacevolmente.»
Alla base c’è il salotto letterario

Un salotto letterario è un luogo di riunione, spesso privato, dove si riuniscono periodicamente, a cura di un anfitrione, intellettuali o personaggi mondani , per dibattere o conversare su argomenti legati all'attualità culturale,politica e filosofica.

L’uso di riunirsi per discutere di argomenti artistici, letterari, filosofici ma anche politici è antico.

Si comincia con i Simposi Greci, e cioè i banchetti in cui personaggi per lo più influenti mangiavano, bevevano e parlavano

 – il Simposio di Platone ne è un fulgido esempio.


Anselm Feuerbach,Il Simposio di Platone



 Si passa per la Roma imperiale, quella in cui Mecenate sosteneva, 
anche economicamente, i maggiori poeti dell’epoca: VirgilioOrazio e altri.

 Da Mecenate al mecenatismo è un passo,
 e la pratica di dar da vivere agli artisti per dar lustro alla propria corte raggiunge l’apice in epoca rinascimentale.
Arriviamo quindi al Seicento e al Settecento, in particolare in Francia: dai salotti tenuti da dame nobili e influenti, a quelli che ribollivano di pensiero in epoca illuminista.La maggiore espressione dei Salotti Letterari si ha nell' 800...